Negli ultimi anni l’inquinamento indoor ha assunto una importanza fondamentale soprattutto a causa del fatto che trascorriamo la maggior parte del nostro tempo in ambienti chiusi.
Se a questa costatazione aggiungiamo la falsa credenza che l’aria indoor è più pulita di quella esterna ne consegue che siamo costantemente esposti ad agenti inquinanti ma soprattutto non sappiamo di esserlo.

I motivi per cui l’aria all’interno delle nostre case è spesso più inquinata di quella esterna sono vari:

  1.  scarsa e/o errata ventilazione
  2. presenza di fonti inquinanti
  3. attività umane

La ventilazione e il ricambio dell’aria interna è fondamentale in primo luogo per rifornirci dell’ossigeno consumato, inoltre abbassa la quantità di vapore acqueo, altro prodotto del nostro metabolismo e delle nostre normali attività quotidiane, che di per sé non è pericoloso però può causare la crescita di muffe e batteri.
Per poter usare il ricambio d’aria con l’esterno come strumento di riduzione dell’inquinamento indoor dobbiamo però prima accertarci che l’inquinamento outdoor sia più basso di quello interno: una questione di matematica.

Per fare questo dobbiamo analizzare il luogo dove viviamo e capirne le caratteristiche ambientali: ad esempio se viviamo circondati da un ambiente salubre non c’è bisogno di adottare particolari precauzioni, invece se abitiamo in città o in luoghi inquinati (purtroppo neanche le campagne sono escluse se nelle vicinanze ci sono coltivazioni intensive dove si fa uso di prodotti fitosanitari es. insetticidi, pesticidi, concimi e diserbanti, oppure allevamenti industriali) dobbiamo capire quando l’inquinamento esterno è più basso per poter aprire le finestre.

Inoltre, le condizioni atmosferiche, come il vento, la pioggia, l’alta pressione, o conformazioni del territorio possono influenzare la concentrazione delle polveri sottili nell’aria. Per aiutarci a capire il livello di inquinamento dell’aria outdoor possiamo utilizzare l’AirVisualPro, una centralina sia da interno che da esterno, che monitora il livello di polveri sottili e di CO2.
In sintesi: arieggiare gli ambienti in cui viviamo è fondamentale ma va fatto con intelligenza e cognizione di causa.

La presenza di fonti inquinanti nelle nostre case è insidiosa perché molti materiali contengono sostanze pericolose, la lista dei materiali incriminati è molto lunga, vediamone alcune:

  • la formaldeide è contenuta nella colla utilizzata per costruire il truciolato dei mobili oppure per incollare la moquette o la carta da parati.
  • i COV (composti organici volatili) sono contenuti in molte vernici.
  • il radon e l’amianto per esempio sono presenti in alcuni materiali da costruzione.
  • stampanti e fotocopiatrici emettono polvere di toner e COV.
  • il benzene è contenuto in molte colle e solventi.
  • molti detersivi che utilizziamo sono irritanti ed aggressivi per le mucose delle vie respiratorie e per la pelle.

Quello che possiamo fare per limitare i livelli di inquinamento causate dalle sostanze chimiche è non utilizzare prodotti e materiali che li contengono, leggiamo con attenzione i foglietti illustrativi, sostituiamo i prodotti incriminati con altri a minore impatto ambientale e usiamoli nelle giuste dosi.

Molte attività che normalmente facciamo nascondono un risvolto inquinante, anche quelle che pensiamo possano avere un effetto positivo, come abbiamo visto prima con un abuso di detersivi che invece di pulire la nostra casa la riempiono di sostanze chimiche.

  • Possiamo fare un riepilogo di attività potenzialmente inquinanti:
    passare l’aspirapolvere provoca un aumento importante delle polveri sottili perché la maggior parte degli apparecchi trattengono le polveri grossolane mentre lasciano passare quelle sottili ben più pericolose.
  • Ogni processo di combustione produce polveri sottili e sostanze chimiche inquinanti (COV, CO, CO2, NO, NO2…) soprattutto caminetti e stufe, ma anche i comuni fornelli a gas.
  • Fumare è una fonte di inquinamento molto forte, basta ricordare che è la prima causa del tumore al polmone.
  • Teniamo sempre puliti i filtri dei condizionatori e i radiatori dei termosifoni dove spesso si accumulano polveri. Anche i livelli di umidità vanno mantenuti tra il 40% e il 60%.
    i nostri amici animali sono i benvenuti nelle nostre case ma sono una fonte di allergeni che nei soggetti allergici possono essere un problema.

Dati ancora più allarmanti li otteniamo se analizziamo l’aria all’interno dell’abitacolo dell’automobile in cui trascorriamo almeno 1-2 ore al giorno, questo a causa del fatto che l’abitacolo è molto piccolo per cui si satura con più facilità e al fatto che l’auto si trova immersa costantemente in un ambiente molto inquinato quale il traffico cittadino.
Le sostanze inquinanti in auto sono principalmente quelle tipiche della combustione degli idrocarburi: polveri sottili, COV, CO, CO2, NO, NO2, benzene…
Anche in questo caso, la soluzione definitiva è quella di avere un purificatore da viaggio (icleen TravelerAtem Car) che collegandosi alla presa a 12v dell’auto ci possa accompagnare nei nostri spostamenti.

Discorso a parte è quello che dobbiamo fare per gli ambienti di lavoro, infatti gli inquinanti sono specifici a seconda dell’attività lavorativa e dell’ambiente in cui operiamo. Per esempio negli uffici, possiamo trovare elevate concentrazioni di polveri sottili e in presenza di stampanti e fotocopiatrici si accumulano COV e polvere di toner.

La soluzione ideale è quella di purificare l’aria posizionando sulla  propria scrivania un purificatore d’aria personale che crei intorno a noi una zona di comfort e sicurezza.
Molti altri luoghi di lavoro sono invece soggetti alla presenza molto elevata di inquinanti gassosi, quali ad esempio saloni di bellezza, parrucchieri, lavanderie e tutti quei luoghi dove si fanno uso di sostanze chimiche, per cui è necessario avere un ricambio di aria sempre molto efficiente e dotarsi di un purificatore specifico per sostanze pericolose gassose.
Una esigenza specifica è quella degli studi dentistici, dove c’è la necessità di proteggere sia gli operatori che i pazienti da possibili contaminazioni biologiche (batteri e virus), chimiche (vapori di mercurio, disinfettanti chimici) o di particolato (polveri da abrasione e trapanazione).
Altri ambienti particolarmente sensibili agli inquinanti biologici sono gli ospedali, camere di isolamento, laboratori di ricerca e camere bianche dove si possono verificare contaminazioni biologiche tipiche di ambienti con presenza di agenti patogeni.

Dopo questa carrellata di notizie allarmanti potremmo pensare che l’unica soluzione sia andare ad abitare in Himalaya, ma ce ne sono anche di più semplici ed economiche.

La Controlsecurity Ambiente, come in parte abbiamo visto, offre una serie completa di prodotti per monitorare e migliorare la qualità dell’aria che respiriamo in moltissimi tipi di ambienti: domestici, lavorativi, ospedalieri, professionali, auto...
Il primo passo che possiamo fare è verificare lo stato dell’aria della nostra casa, utilizzando due semplici strumenti: AirVisual Pro o il ParticleScan. L’AirVisual Pro è in grado di monitorare le polveri sottili (PM 2,5) e la concentrazione di anidride carbonica così basta guardare il display per capire se dobbiamo aprire le finestre per arieggiare casa oppure chiuderle perché l’aria esterna è più inquinata e quindi accendere il purificatore. Invece il ParticleScan è un misuratore professionale ed è in grado di monitorare le polveri sottili fino a 0,3 um con estrema precisione e sensibilità .

Il passo successivo dopo la verifica di una eventuale aria inquinata negli ambienti in cui viviamo è quello di purificarla.
Le soluzioni sono due:
– se l’aria esterna è più pulita possiamo aprire le finestre.
– se l’aria esterna è più inquinata o troppo calda o fredda possiamo utilizzare un purificatore d’aria da interni.

Studi scientifici mostrano che questi due approcci sono in grado ridurre la quantità di agenti inquinanti, ma l’approccio più efficace è quello combinato, cioè arieggiare gli ambienti (per evitare l’accumulo di sostanze inquinanti e per ricambiare l’ossigeno con l’anidride carbonica) e filtrare l’aria interna per eliminare gli inquinanti residui.

La Controlsecurity Ambiente ha in catalogo purificatori per tutti gli ambienti:

  • dall’ufficio alla casa e anche portatili per l’auto o in viaggio.
  • per tutti gli inquinanti dagli agenti biologici alle sostanze gassose o alle polveri sottili
  • per tutti gli ambienti domestici di diverse dimensioni
  • per molti ambienti lavorativi come ospedali, laboratori, camere bianche o studi dentistici.

I livelli delle sostanze inquinanti o degli allergeni non sono un problema solo per i soggetti allergici o affetti da MSC (Sindrome da multi-sensibilità chimica) anche se loro sono i primi a manifestare delle patologie. L’inquinamento è dannoso anche per i soggetti sani che non hanno segni clinici perché per la maggior parte delle sostanze inquinanti non c’è una dose soglia al disotto della quale siamo tranquilli, la probabilità di sviluppare una patologia è direttamente proporzionale ai livelli di inquinamento per cui più noi siamo in grado di abbassarla più siamo protetti per il futuro.

Alla famosa frase “siamo quello che mangiamo” possiamo aggiungere anche che “siamo quello che respiriamo”.

Considerare l’inquinamento come un fattore importante nelle scelte sulla gestione quotidiana è un investimento per la nostra salute che ci ripagheremo negli anni sia in termini di benessere sia in termini economici perché iniziare subito a migliorare la qualità dell’aria che respiriamo è una scelta che possiamo fare oggi prima che domani diventi una necessità.